PROBLEMATICHE POSTURALI
PROBLEMATICHE POSTURALI
come già detto per altre problematiche l’importante è l’inquadramento diagnostico del paziente.
Non basta notare una spalla più alta, un dorso un po’ curvo, una testa flessa da un alto, ecc…per definire la presenza di una problematica posturale, il sistema tonico-posturale è un sistema unico e non può essere valutato a pezzi, bisogna valutare ogni cosa in un’unica visita d’insieme: occhi, bocca, orecchie, piedi, colonna vertebrale, gambe, braccia, ecc…
Non siamo “dritti”, nessuno di noi lo è, nessuno di noi è simmetrico e nessuno di noi lo può essere!
Adesso sedetevi comodi e leggete con calma quello che abbiamo scritto qui sotto, dedicato soprattutto a chi ha sempre pensato che l’origine dei suoi problemi fosse una gamba più lunga\corta, il bacino storto, una spalla più alta\bassa, ecc…
Quando qualcuno si presenta dicendo “il medico\fisioterapista\osteopata\chiropratico\podologo\ecc…mi ha detto che ho il bacino storto, o una gamba più corta dell’altra, ed è per quello che ho (il tal problema di turno)…” non sappiamo se arrabbiarci o sbattere la testa contro il muro!
Da anni, tanti “colleghi” lucrano su queste cose e sulla convinzione\timore che si è creata in molte persone che ciò sia sbagliato, ormai la stragrande maggioranza delle persone quando si sente dire così va in ansia e non vede l’ora di essere “raddrizzato”.
La differenza di lunghezza fra due arti si chiama eterometria e nella maggior parte dei casi è di tipo “posizionale”, cioè è un atteggiamento che noi assumiamo in base alla nostra postura spontanea. Sono rarissimi i casi in cui una persona presenta un arto davvero più corto di un altro, cioè presenta veramente delle ossa più corte (spesso l’arto più corto in questi casi è anche più esile) e in questi casi è una malformazione che si struttura già nel feto o in fase di crescita in conseguenza di malattie o traumi.
Noi siamo naturalmente asimmetrici, le nostre asimmetrie partono dal fatto che il nostro contenuto (organi e visceri) non è simmetrico e, di conseguenza, anche il contenitore (ossa e muscoli) si deve adattare a questa condizione.
Il cervello di un destrimane è diverso da quello di un mancino e ciò che la persona farà nella sua vita (studente, musicista, sportivo, idraulico, dentista, pittore, ecc…) aumenterà ancora di più questa diversità, sviluppando, anche a livello di forma e dimensioni, più alcune aree cerebrali di altre.
Abbiamo tutti un occhio dominante che determinerà la posizione della nostra testa quando osserviamo qualcosa e un orecchio dominante che tenderemo sempre ad avvicinare alla fonte del suono che vogliamo ascoltare.
Il destrimane con uno schema posturale idealmente “perfetto” ha la spalla destra più bassa della sinistra e la gamba destra un po’ “più lunga”, ecc…questo perché i movimenti di un destrimane portano il suo bacino a posizionarsi con il lato destro ruotato in avanti e quello sinistro indietro e le sue spalle a fare questa inclinazione sul piano frontale, opposta alla testa che, invece, ruoterà e si inclinerà a sinistra, per i mancini vale esattamente l’opposto.
Questo schema posturale si inizia ad instaurare fin dai primi mesi di vita, quando il bambino usa più una mano dell’altra per afferrare gli oggetti e più un piede dell’altro per spostarli, ma tutto ciò deriva dal suo cervello che è già predisposto per far crescere un destrimane o un mancino.
Quando il bambino inizierà a saltare tenderà a staccarsi dal suolo sempre prima con lo stesso piede e così via per tutti i movimenti, ci sarà sempre un lato preferito facendo sviluppare delle capacità muscolari di forza, precisione, resistenza e coordinazione differenti da un alto all’altro e, di conseguenza, delle masse muscolari e delle lunghezze muscolari differenti.
La forma del cranio si definisce in base al patrimonio genetico e alle dinamiche del parto, si struttura secondo 2 tipologie (brachi o dolico), ognuna delle quali può avere 1 di 8 macro-schemi, i quali a loro volta possono essere più o meno accentuati e con peculiarità del singolo individuo infinite.
Gli 8 schemi, di cui abbiamo accennato sopra, sono tutti asimmetrici tranne 2 (che comunque non sono simmetrici al 100%) e proprio questi 2 schemi sono definiti patologici, perché solitamente si instaurano nel neonato in seguito a parti difficoltosi.
Guarda un po’ proprio quelli simmetrici sono quelli che danno più problemi…non temete, con un intervento osteopatico precoce, già nei primi giorni di vita, si possono modificare questi schemi cranici e prevenire molti problemi che si svilupperebbero nei mesi e negli anni a seguire.
Alcuni ospedali italiani hanno integrato, negli ultimi anni, un servizio di osteopatia neonatale nei loro reparti maternità per aiutare i piccoli a superare indenni i traumi del parto.
Torniamo ora alle nostre asimmetrie; l’asimmetria del cranio crea delle arcate dentarie asimmetriche e un lato di masticazione predominante, predispone la dominanza di un occhio sull’altro (vi sarete anche accorti allo specchio che gli occhi non hanno esattamente le stesse dimensioni esterne) creando così un’asimmetria nella funzione di questi organi e di conseguenza nella forza, resistenza e forma della muscolatura cranica, facciale e cervicale coinvolta nelle loro funzioni.
Scendendo troviamo asimmetria nella gabbia toracica, il cuore è più a sinistra che a destra, il polmone destro ha 3 lobi mentre il sinistro ne ha 2, il diaframma è più alto a destra che a sinistra, con conseguente movimento differente del lato sinistro da quello destro durante la respirazione.
Nell’addome gli organi sono tutti posizionati in maniera asimmetrica: lo stomaco e la milza a sinistra, il fegato e la cistifellea a destra, il pancreas in mezzo ma con tutta la coda che si porta verso sinistra, il colon più grande a destra che a sinistra e con una distribuzione spaziale completamente differente, l’intestino tenue per due terzi a sinistra e un terzo a destra.
Per non parlare poi di tante altre differenze meno macroscopiche come il sistema circolatorio che è completamente asimmetrico sia nella sua parte arteriosa che in quella venosa, il sistema linfatico, la tiroide, ecc…
Insomma la simmetria nel nostro corpo non è proprio prevista dalla natura.
Il nostro corpo ha bisogno di ARMONIA, non di simmetria!
Chiunque può vedere che ha una gamba più corta o il bacino “storto” o una spalla più alta, l’importante è capire cosa ciò significhi su quella persona, che informazioni possiamo trarre da quella condizione? Si tratta di una situazione di equilibrio o di una problematica posturale?
Ci sono dei test clinici per determinare quando il sistema tonico-posturale (quella che banalmente viene chiamata POSTURA) è in sofferenza e quando invece no.
Questi test ci servono per capire quando il bacino “storto” è un problema o meno, quando una malocclusione dentale sta creando dei disturbi, quando una gamba “corta” è fisiologica o ci sta segnalando un problema.
In una valutazione posturale vanno valutati tutti i sistemi coinvolti: la bocca, gli occhi, le orecchie, i piedi, tutto il sistema neuro-muscolo-scheletrico e quello viscerale.
Un volta individuati i sistemi che contribuiscono a creare la disfunzione si può passare ad esami più specifici o, se i test clinici sono stati sufficienti, direttamente all’impostazione del trattamento.
Un’ultima precisazione, la posturologia è la disciplina che studia il sistema tonico-posturale ma non esiste la figura professionale del posturologo, sebbene negli ultimi anni siano fioriti i termini inventati con cui molti operatori definiscono sé stessi.
Affidatevi sempre a chi ha un’approfondita conoscenza dell’argomento e cercate di carpirne la serietà o meno, il sistema tonico-posturale è un sistema estremamente complesso e, al giorno d’oggi, se ne stima una conoscenza del 10-15%, l’importante è che l’operatore, in primis, ne sia consapevole…per questo ci piace definirci posturo-consapevoli (cit. Philippe Caiazzo) e ricordate che anche questo è un termine inventato.